Gianfranco Notargiacomo è nato nel 1945 a Roma, città dove si laurea in Estetica ed entra in contatto con i protagonisti dell'arte dell'epoca. Pino Pascali, in particolare, gli dà suggerimenti che valgono per tutta la vita. La sua prima azione artistica si svolge nel 1969 nella galleria di Mara Coccia, ove, firmando degli abiti posti in vendita, manifesta un evidente distacco ironico nei confronti dell'arte concettuale allora dominante. Grazie a questo atteggiamento Notargiacomo, nel corso della sua carriera, spazia con grande libertà nell'uso dei linguaggi artistici più disparati.
Ad esempio con l'idea di "Takète" si inserisce in un filone estetico di origine marinettiana, che si esprime prima di tutto in una serie di sculture di metallo colorato, per poi travasarsi sulla tela: reduce dall'atteggiamento serioso e compassato che aveva dominato gli anni ‘70, Notargiacomo trova nello "Sturm und drang" un corrispettivo storico al suo ritrovato entusiasmo e riempie di colori tele enormi che chiama "Tempesta e assalto".
Il gesto è sicuramente ereditato dagli informali, ma di quella temperie è sparito il dramma del pittore che si confronta esistenzialmente con la tela, un atteggiamento di leggerezza che mantiene nelle serie successive.